Realtà ahahah

Far comprendere che la vita è una barzelletta cosmica,non sarà facile ma ci proverò
Grande povertà è quando l'uomo ha bisogno di tante cose: perché così egli dimostra di essere povero di cose del Grande Spirito.
Tuiavii capo polinesiano
Partirono alla ricerca della Verità. Trovarono chi li stava sognando.
Alejandro Jodorowsky
Nessuno va chiamato nemico; tutti sono tuoi benefattori, e nessuno ti fa
del male.
Non hai nemici, eccetto te stesso.
Francesco d’Assisi

I GOVERNI NON VOGLIONO UNA POPOLAZIONE IN GRADO DI PENSIERO CRITICO VOGLIONO LAVORATORI OBBEDIENT

I GOVERNI NON VOGLIONO  UNA POPOLAZIONE IN GRADO DI PENSIERO CRITICO  VOGLIONO LAVORATORI OBBEDIENT
I GOVERNI NON VOGLIONO
UNA POPOLAZIONE IN GRADO
DI PENSIERO CRITICO

VOGLIONO LAVORATORI OBBEDIENTI
PERSONE INTELLIGENTI QUANTO BASTA
PER FAR FUNZIONARE LE MACCHINE
E STUPIDI ABBASTANZA PER
ACCETTARE PASSIVAMENTE LA LORO SITUAZIONE

giovedì 5 giugno 2014

Ranit Maharaj

Non c’è nulla cui rinunciare, poiché nulla è reale. Allora nulla ti può toccare. Lascia le
cose là dove stanno ma non toccarle! Non appena le tocchi, ecco apparire
l’attaccamento. Considera il corpo come il tuo vicino di casa e non come te stesso. Tu
sei il potere che non ha limiti. Il corpo esiste solo grazie al potere e questo potere
non ha bisogno delle stampelle della mente. Perché piangere per il corpo? Il potere
dell’elettricità si preoccupa forse se una lampadina brucia?


giovedì 10 aprile 2014

LE PENOSA ARRAMPICATA SUGLI SPECCHI DI REPUBBLICA DELLA SERA PER SPIEGARE IL CASO UNGHERIA

Fonte http://debernardi.wordpress.com/
Monday 7 april 2014 di Gianni Fraschetti
Il caso Ungheria e i media italiani
I TG italiani non sanno più come fare a presentare le elezioni ungheresi. Come dire che c’è un paese in Europa che le riforme le ha fatte sul serio ma il governo che le ha fatte è di destra nazionalista e identitaria? E Van Rompuy e Shultz e Barroso e Draghi non fanno nulla?
- Dopo la marcia trionfale della Le Pen in Francia, ci mancava solo questa. ed è pure peggio perchè qui governano e si vede quello che hanno fatto. Sono fatti, non chiacchiere come da noi. Annunci. Lì hanno fatto e i nostri TG non sanno più come presentare le elezioni ungheresi. Come fare per dire agli italiani che c’e’ un paese governato da un giovane leader che non è l’Italia del magliaro fiorentino? Come si può confessare che in quel paese non c’è l’Euro, la banca centrale è tornata di proprietà dello stato, la tassazione colpisce pesantemente banche e industrie energetiche, le bollette del gas, della luce e del telefono invece di salire scendono e i servizi funzionano. Non si può certo dire che altrove, laggiù, chi governa mantiene le promesse e si appresta ora a nazionalizzare le aziende di pubblica utilità. Insomma non si può dichiarare che esiste un posto dove il populismo va oltre le parole e diventa realtà, e non è una brutta realtà, e dove il 70% degli elettori vota destra nazionalista o addirittura estrema destra paramilitare. Anche Grillo si dissocia da Orban dopo averlo fatto con la Le Pen, eh, ci mancherebbe, a lui piace molto fare opposizione a parole ed è disturbato da chi fa i fatti. E la sinistra unita in quel paese cosa fa, vi chiederete. Prende un bel 25% e va a letto senza cena. Pateticamente minoritaria. Ecco cosa fa. Va in castigo, a imparare a non prendere per il culo il popolo . Come si può a raccontare tutto questo, si chiedono diperati nelle redazioni? Con acrobazie da veri virtuosi, con contorsionismi da non perdere. Ogni TG diventa una comica. Che belle giornate !
Coraggio gente che arriva maggio !

martedì 7 gennaio 2014

LA CHIAMANO DEMOCRAZIA


di Paolo Cardenà-
Volete destituire governi o regimi? Basta mandargli lo spread a 600 punti. Oppure accusarli di usare il Sarin. Poi poco importa se lo si sia usato davvero o chi lo abbia usato. Basta che si dica che sia stato usato e il gioco è fatto. Lo spread, invece, al contrario del Sarin, non essendo un organofosfato, è più pulito, non inquina, non è tossico e soprattutto non produce vittime o stermini di massa, almeno nell'immediato. Prendete un governo di uno stato indebitato,
bombardatelo con lo spread, e avrete ottenuto lo stesso risultato. Lo spread è per veri professionisti ed è  "Politically Correct" . Il Sarin è per criminali o presunti tali. Ma il risultato non cambia. Però il Sarin ha qualcosa in più. Ossia offre anche il casus belli, sbandierato da chi vorrebbe imporre la pace, sotto mentite spoglie.

Ed è ' così che loro pensano di esportare la democrazia. E lo fanno a suon di cannonate e di missili Tomahawk, da qualche milione di dollari, lanciati da qualche incrociatore. Vorrebbero imporre la pace facendo la guerra. La cosa aberrante è che lo fanno anche arrogandosi il diritto di pensare che le morti da loro indotte, possano essere meno cruente di quelle dei regimi o dei governi che intendono combattere. Come se fossero più nobili. La morte è sempre morte. Sia che derivi quale conseguenza dell'oppressione di un popolo per mano del suo dittatore, sia che derivi da un missile lanciato da un sottomarino. Le guerre non si fanno per imporre la pace o la democrazia, ma perché si ha un interesse, sia esso economico che strategico o politico. La storia ce lo insegna.

 La democrazia non ha gli stessi connotati per tutti i popoli del mondo, e soprattutto presuppone dinamiche ed equilibri complessi, che variano in ragione ad imponderabili aspetti, circostanze, culture e storie. Ogni popolo ha il diritto (oltre che il dovere) di disegnarsi il perimetro entro il quale esercitare la propria democrazia, dotandola degli elementi più consoni al proprio status, nei modi ritenuti più opportuni e in ragione alle rispettive culture, alle proprie storie e aspirazioni.

 La democrazia non è standardizzabile. La democrazia non è qualcosa di perfetto. Men che meno esportabile. La democrazia né si compra, né si vende. La democrazia la si conquista e basta: in un percorso perpetuo che non conosce mai fine. Perché la democrazia è sempre perfezionabile. Guardate in giro per il modo, in quei paesi teatro di eventi bellici apparentemente finalizzati ad esportare democrazia e pace. Osservate l'Iraq, l' Afghanistan, la Libia, solo per citare alcuni esempi. Sono tutti paesi che hanno subito pesanti attacchi militari, in nome della democrazia imposta e della pace indotta. Hanno subito cambi di regimi o di governi. Hanno patito morte, distruzione e disperazione. Eppure, ancora oggi, dopo molti anni, tutto sembrano, tranne che democratizzati o pacificati. Ogni popolo ha il diritto di trovare e percorre la propria strada, il proprio destino. E di poterlo fare liberamente, lontano dai precetti imposti da qualsiasi mano apparentemente celeste, come se fosse l'unica depositaria di bene e verità assoluta.